Il test degli pneumatici Vittoria Corsa Graphene 2.0

Test Vittoria Corsa Graphene 2.0

L’azienda Italiana Vittoria, tra le più importanti case produttrici di pneumatici per biciclette al mondo, ha rilasciato a marzo 2019 la seconda generazione dei suoi famosi pneumatici da competizione su strada “Corsa”: Vittoria Corsa Graphene 2.0.

La prima generazione, ora chiamata G1 (Graphene 1), era stata rilasciata all’inizio del 2016 e diventata molto popolare in questi anni soprattutto per la sua morbidezza e bassa resistenza al rotolamento.

A pochi mesi dall’ingresso sul  mercato la nuova generazione di pneumatici Vittoria Corsa Graphene 2.0 gode già di una fama eccezionale: nel 2019 sono utilizzati da ben 7 dei 18 team del World Tour e vantano vittorie in numerose corse professionistiche, dal Tour de France passando per le Classiche fino ai campionati del mondo.

La principale innovazione introdotta da Vittoria sui nuovi pneumatici della linea Corsa è proprio quella del graphene 2.0, grafene di seconda generazione.

“Il grafene interagisce con la gomma riempiendo lo spazio tra le molecole della gomma, migliorandone le prestazioni sotto ogni aspetto misurabile”, scrive l’azienda Italiana nel comunicato stampa della nuova tecnologia graphene 2.0.

“A differenza del grafene di prima generazione, il nuovo grafene 2.0 è studiato per migliorare le prestazioni specifiche degli pneumatici. In altre parole, mentre la prima generazione di composti di grafene ha alzato il livello dello pneumatico in modo uniforme, il grafene 2.0 punta sui singoli parametri di prestazione e li aumenta in modo sproporzionato rispetto agli altri”, a seconda del campo e delle finalità di utilizzo specifico dello pneumatico. “Vittoria è ora in grado di utilizzare il grafene in modo tale da ottenere un incremento delle prestazioni in modo specifico per migliorare di volta in volta velocità, aderenza sul bagnato, durata e resistenza alle forature.”, prosegue Vittoria.

Per la nuova linea Corsa Vittoria mette in campo le tecnologie costruttive che sono diventate negli anni un capo saldo dell’azienda: partendo dalla carcassa rinforzata con fili in cotone Corespun-K 320 TPI, morbida ma duratura, e aggiungendo il mix di 4 differenti mescole denominato 4C, tecnologia di cui Vittoria è proprietaria

La mescola 4C è una peculiarità di Vittoria, unica azienda sul mercato degli pneumatici per il ciclismo in grado di mescolare quattro differenti composti in un solo battistrada. Con l’aggiunta della nuova tecnologia graphene 2.0, il nuovo Corsa incarna il sacro graal della performance: velocità, morbidezza, durata, affidabilità e prestazioni massimizzate in curva, in salita, in rotolamento e in frenata.

Specifiche tecniche del test

  • Fornitore: www.cycletyres.it
  • Marca: Vittoria
  • Modello: Corsa 
  • Anno: 2019
  • Tipo di pneumatico: Tubolare
  • Fascia di prezzo: alta
  • TPI: K 320 Corespun
  • Misura: ETRTO 25-28
  • Dimensione: 700x25c
  • Peso specificato: 290 grammi
  • Pressione massima: 12 Bar – 175 Psi
  • Fatto in Thailandia
  • Prezzo di listino: 94.99 Euro

Il mio Test

Ho ricevuto i Vittoria Corsa Graphene 2.0 da testare a metà Settembre da Cycletyres specialista di pneumatici da bicicletta, noto portale di vendita online.

Ho testato gli pneumatici nella versione tubolare, larghezza 25mm. Per “questioni di stile” li ho scelti del tipico colore Vittoria “fianco para”, con fianco di colore beige e battistrada nero.

Ho pedalato con i Corsa Graphene 2.0 per circa due mesi (da metà Settembre a Novembre inoltrato), montati su un paio di ruote in carbonio a profilo alto Vision Metron (55mm l’altezza del profilo della ruota anteriore, 81mm quello della ruota posteriore). 

Ho utilizzato i tubolari principalmente in sella alla mia bici da triathlon/time trial Ridley Dean, in genere per uscite non molto lunghe, fino a un di massimo 3h consecutive, essendo in fase di finalizzazione di alcune gare di triathlon e quindi in un periodo di allenamenti più improntati sulla “qualità specifica” che sul volume e le ore in sella.

Ho gonfiato i Corsa quasi sempre a pressioni superiori ai 9 bar, in genere 9.5/10 bar. Ho utilizzato gli pneumatici anche a pressioni di gonfiaggio più elevate, fino a 11/11.5 bar (più vicine al limite massimo consigliato dalla casa costruttrice), nelle due gare di triathlon su distanza half ironman (frazione ciclistica di 90km) disputate a fine Ottobre.

Ho avuto il piacere di testare i Vittoria Corsa anche sulla mia bici da strada (montati sulle stesse ruote) in un paio di pedalate di gruppo da circa 3h e in una gara di triathlon sprint (frazione ciclistica di 20km). 

Durante il test ho avuto modo di pedalare sia su asfalto di ottima qualità, ma soprattutto su asfalto dissestato, molto vecchio e poco “grippante”. Il tutto sia in giornate di sole splendente con fondo asciutto che in condizioni di umido e bagnato, anche se mai eccessivi. 

Non ho avuto ancora il piacere di mettere alla prova i Corsa con il freddo, vista la stagione autunnale piuttosto mite in cui le temperature hanno oscillato dai 15 gradi fino ai 30 nelle giornate di picco.

Le aspettative, date le premesse, erano molto alte e la voglia di sfrecciare nel vento con la mia bici da triathlon e mettere alla prova i nuovi arrivati esagerata.

Ma dato che la conferma può arrivare solamente sul campo, inizio a raccontare le mie impressioni durante il test.

Prendendo in mano Corsa Graphene 2.0  ancora confezionati, ci si rende immediatamente conto di avere tra le mani uno pneumatico top di gamma, di altissima qualità: estrema morbidezza, elasticità, realizzazione curata e precisa in ogni minimo dettaglio, a partire dalla fila di scanalature longitudinali sul battistrada che si diradano nella zona centrale, quella soggetta a maggior consumo. Un disegno voluto per ottimizzare la tenuta in curva.

Ho lasciato che il primo montaggio venisse effettuato dal mio ciclista di fiducia. E a dirla tutta, la scelta del “fianco para” da un tocco di eleganza allo pneumatico e alle ruote davvero niente male!

Non appena montato in sella le impressioni sono subito estremamente positive e il feeling con gli pneumatici immediato; sensazione che trova una solida conferma col passare delle settimane. 

I 320 i fili di cotone rinforzati copiano alla perfezione il terreno fornendo fin dai primi km percorsi una sensazione di scorrevolezza, massima trazione e aderenza in ogni circostanza e di grande comfort, anche su asfalto disconnesso a pressioni di gonfiaggio molto elevate (utilizzate in gara).

La scorrevolezza è pazzesca: una dote che si apprezza sempre più all’aumentare della velocità. 

Il grip è sensazionale su ogni tipo di asfalto, anche quello in condizioni non ottimali, sia su fondo asciutto che su fondo umido e leggermente bagnato.

La qualità di guida dei Corsa è eccezionale in tutto il range di velocità, dai 3/5 km/h (velocità minima necessaria a reggersi in equilibrio, a meno che non si tratti di Sagan o Brumotti) agli 85km/h, raggiunti in discesa in gara. 

Non c’è esitazione una volta scelta la traiettoria ottimale, sia in rettilineo che nell’affrontare le curve più tecniche, quando si piega molto la bici spostandosi sulla parte più esterna del battistrada: le gomme si attaccano fermamente al fondo stradale, in qualsiasi condizione esso sia, dando l’impressione di trovarsi su un binario, ma allo stesso tempo la scorrevolezza e fluidità sono tali da far sembrare l’attrito con l’asfalto ridotto ai minimi termini.

I Corsa G2.0 si dimostrano sicuri e controllabili anche quando si affrontano frenate potenti (per quanto con la bici da triathlon sia difficile farne, data la bassa potenza frenante). 

Dopo poco più di 500 km percorsi non ci sono segni evidenti di danni sulla parte superiore del battistrada nonostante strade dissestate con buche simili a crateri, vetri rotti e sporcizia siano all’ordine del giorno. 

Ho avuto la sfortuna di forare il tubolare anteriore qualche settimana fa, a causa di sporcizia in strada piuttosto evidente che (ahimè) non sono riuscito a evitare: fortunatamente il lattice ha compiuto il “miracolo”, tappando il piccolo taglio e consentendomi di continuare ad utilizzare lo pneumatico (spero fino a completa usura).

Il consumo è evidente ma non eccessivo, regolare ed omogeneo; le scanalature del battistrada risultano ancora piuttosto evidenti. 

Importante tenere in considerazione che stiamo parlando di pneumatici top di gamma nella categoria “race”, progettati e costruiti per la massima performance, dai quali quindi è inutile aspettarsi una durata di migliaia di chilometri. Sicuramente sono presenti sul mercato numerose opzioni di pneumatici con caratteristiche completamente differenti, più idonee per far fronte alle lunghe ore in sella e sul ciclomulino nel freddo inverno.

Conclusioni

Il Vittoria Corsa Graphene 2.0 non ha deluso: è un evidente passo avanti rispetto alla precedente generazione di pneumatici Corsa G1 (Graphene 1).

Uno pneumatico top di gamma votato alla performance, dotato di scorrevolezza e grip eccezionali su ogni tipo di asfalto, anche ad alte velocità, capace di trasmettere un comfort di guida sensazionale anche a pressioni di gonfiaggio molto alte.

Eccellente per bici da strada, bici da triathlon e time trial ideale per la gara, non delude le migliori aspettative sotto (quasi) ogni punto di vista (esclusa la foratura, che poteva essere messa in conto, ma pedalando poi si spera sempre di non “provare l’esperienza”).

Ora anche con l’opzione senza camera d’aria (TLR, tubeless ready).

I Vittoria Corsa Graphene 2.0  sono acquistabili on line sul sito www.cycletyres.it, al prezzo di 72.99 Euro.